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giovedì 21 marzo 2013

Il più grande diamante mai messo in vendita




"Questo diamante vale proprio un'occhio della testa" mi suggerisce questa foto dove la preziosa pietra è sovrapposta alla faccia di una delle incaricate dell'antica casa d'aste inglese Christie's. E sembrerebbe essere proprio vero, infatti per questo diamante è stato previsto un ritorno economico di  minimo 20 milioni di dollari.

La gemma di 101.73 carati (poco più di 20 grammi) sarà messa all'asta questa primavera, più precisamente il giorno 15 di maggio, nell'hotel Four Season di Ginevra, in Svizzera. Si tratta del più grande diamante, certificato con il massimo livello di purezza, a essere mai stato messo in vendita all'asta.


La pietra originale pesava 236 carati e fu ritrovata nella miniera "Jwaneng", in Botswana. Questa miniera è in comproprietà tra il governo del Botswana e De Beers. Per tagliarla e lucidarla sono stati necessari 21 mesi di lavorazione.

Nonostante la crisi economica che affligge il mondo intero, il prezzo stimato da Christie's (20 milioni di $) dovrebbe essere facilmente raggiunto. Basti infatti pensare a alcuni recenti esempi: nel novembre del 2012, il diamante "Archduke Joseph", di 76.02 carati raggiunse lo strabiliante prezzo di 21.4 milioni di dollari mentre il diamante rosa "Graff Pink" fu venduto da Sotheby's per 45.6 milioni di dollari. Pietra della quale vi avevo già parlato in questo POST.

Graff Pink Diamond

Archduke Joseph Diamond

Ricordo che per classificare i diamanti si segue la regola delle quattro "C":
  1. Carat (caratura): diamanti grandi sono molto più rari di quelli piccoli e per questa ragione il loro valore aumenta in una proporzione maggiore rispetto al loro peso. Quindi un diamante di 10 carati vale molto di più rispetto a 10 diamanti di un carato.
  2. Color (colore): in questo momento i diamanti rosa sono quelli più ambiti, insieme ai diamanti blu e rossi. Per questa ragione il prezzo varia considerabilmente in relazione al colore. È curioso sapere che questo fattore, nel corso degli anni, è stato influenzato da operazioni di Marketing e dalle mode. Per esempio, la De Beers, attraverso di una vasta campagna pubblicitaria, ha tentato di creare un mercato ai diamanti gialli definendoli molto più elegantemente come diamanti color "champagne". Un altro famoso slogan della  impresa sud-africana è: a Diamond is forever (un diamante è per sempre).
  3. Cut (taglia): quanto migliore sono stati tagliati e lucidati i diamanti, tanto maggiore sarà il loro valore. Oltre il 90% dei diamanti oggigiorno, sono lavorati a mano in India, usando strumenti e tecniche antiche. Una percentuale inferiore al 9% viene invece lavorata nello stato d'Israele, dove grazie all'uso di tecniche e strumenti all'avanguardia il risultato è assolutamente superiore in termini qualitativi. E di conseguenza anche il prezzo...
  4. Clarity (purezza): misura la scarsità di inclusioni contenute all'interno della gemma. Quanto minore è il numero tanto maggiore sarà il suo valore.

Ecco un esempio di certificato d'autenticità di un diamante, emesso dalla GIA (Gemological Institute of America), nel quale la pietra viene classificata proprio a partire delle 4 "C".

Una volta inseriti i dati in un'equazione matematica il prezzo viene calcolato automaticamente, lasciando poco spazio alle interpretazioni e alle opinioni personali e dando una uniformità di prezzi al mercato globale dei diamanti.
Si tratta di una grande differenza rispetto al mercato delle altre pietre preziose e semi-preziose, il cui valore molto spesso varia in una percentuale significante a seconda dell'opinione e dell'esperienza dell'esperto che lo valora.

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