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giovedì 8 novembre 2012

Pietra Paesina


Durante le mostra di Monaco Mineralientage ho avuto il piacere di conoscere una simpatica coppia di Fiorentini che hanno dedicato molto tempo e energie alla pietra Paesina, un capolavoro della natura che sembra contenere dentro di sé paesaggi di mari, montagne e canyon. Il marito era uno dei due fratelli Gallerini, Lorenzo e Pierluigi, autori di un sito intenet specifico sul tema.

La pietra Paesina é una varietà di roccia sedimentaria costituita principalmente da argilla e calcare compatto. É, quindi, un tipo di calcare alberese che si formò circa 50 milioni di anni fa sui fondali marini che sarebbe poi emersi trasformandosi in pianure e montagne.

I disegni che sembrano essere stati pitturati dall´uomo sono in realtà assolutamente naturali. Le infiltrazioni di agenti cromofori come l´idrossido di ferro e manganese ne sono la causa.

La pietra Paesina viene ritrovata sotto forma di blocchi di roccia soprattuto sulle colline Fiorentine. Per questa ragione anticamente era  conosciuta anche come “Pietra di Firenze”. Dopo il ritrovamento di un blocco, si procede al taglio dello stesso per verificare se al suo interno sia avvenuto il processo di infiltrazione necessario alla formazione dei tipici disegni. Se cosi fosse si procede a un ulteriore taglio, utilizzando la stessa macchinaria che impiegano i marmisti. Il blocco viene ridotto a delle fette che in seguito subiscono una lucidatura manuale di una delle due facce. Si tratta di un processo lento e elaborato, in particolar modo nella sua ultima fase, quella della lucidatura.

Vi consiglio di dare un occhiata a questo indirizzo: www.pietrapaesina.com
É un sito internet veramente ben fatto, ricco di storie come quella del cercatore Ferdinando Innocenti o sull´utilizzo centenario di questa pietra nella fabbricazione di oggetti d´arte sacra e profana.

Altre varianti del calcare Alberese sono il verde d´Arno e il calcare dentritico. Il primo può essere trovato sulle sponde del fiume toscano. La leggenda voleva che le pietre immerse nel fiume ne abbiamo acquisire il tipico colore. Ebbene si tratta della verità, infatti grazie alla porosità caratteristica ed alle numerose fratture ricementate da microcristalli di calcite agenti cromofori come il ferro, manganese e rame. Nel corso dei secoli questo pietra fu largamente utilizzata nella fabbricazione di mosaici e di oggetti artistici.



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