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martedì 20 novembre 2012

Il TomTom dei vichinghi


Lo Spato d'Islanda (Espato de Islandia in spagnolo) é un varieta di calcite (CaCO3, carbonato di calcio) trasparente, caratterizata per la scarsità di inclusioni e per la sua naturale forma romboedrica. I piani di frattura di questo materiale fanno si che quando si procede alla rottura di un grande rombo ne nascono, quasi per magia, altre piccole strutture con la stessa identica forma. Storicamente questo materiale veniva estratto in Islanda, e da questo fatto ne deriva il suo nome. 
La qualità più conosciuta di questo materiale é la sua elevata birifrangenza. Questo significa che quando un raggio di luce attraversa questo materiale si scompone in due differenti raggi, il primo chiamato ordinario e il secondo straordinario. Questo tipo di fenomeno fisico avviene in tutti i minerali tranne in quelli che hanno una struttura cristallina cubica come il diamante, la fluorite o lo spinello, dove il raggio che passa attraverso del materiale resta sempre uno solo. Nello Spato d'Islanda l'indice di birifrangenza é uno dei più elevati che esistono, quindi i raggi si distanziano molto tra loro. L'effetto visivo é quello che potete ammirare in questa foto dinamica:


Le scritte, a seconda di come muoviamo la pietra, subiscono uno sdoppiamento.
Quando il materiale é particolarmente puro, ovvero privo di inclusioni, puó superare il prezzo di 1000 dollari al chilo. La sua domanda é determinta dal suo uso nell'industria elettronica, per esempio nella fabbricazione di monitor LCD. Durante la seconda guerra mondiale veniva usato como mirino per le bombe sganciate dagli aerei. Un altro impiego che trova questo materiale é nella gemmologia. Infatti, é la componente principale di uno strumento chiamato discroscopio che serve per determinare il pleocroismo delle gemme.  Parlaró di questo fenomeno più nello specifico in un altro post.

Cosa c'entra quindi lo Spato d'Islanda con questi mitici guerrieri che forse riuscirono a sbarcare nel continente americano secoli prima di Cristoforo Colombo?


Recentemente alcuni storici hanno ipotizzato che i Vichinghi utilizzassero questa verità di calcite per orientarsi nella navigazione. Giá nel 1966, lo storico danese Thorkild Ramskou riportava che in alcune leggende nordiche si faceva riferimento a una pietra del sole che veniva impiegata durante le giornate nuvolose per orientarsi negli oceani. Questo spiegava come facessero i vichinghi a solcare i mari nei giorni senza sole, quando le meridiane diventano completamente inutili. 
Una ulteriore conferma é stata data dal ritrovamento di cristalli di questo materiale nel relitto di una barca vichinga affondata nel mare del Nord. Studiosi dell'univesitá di Rennes hanno quindi costruito uno strumento utilizzando solamente legno e spato d'Islandia, e ne hanno dimostrato come usandolo sia possibile stabilire la posizione esatta del sole anche quando l'occhio umano non riesce a vederlo. Il margine d'errore di questo metodo sarebbe solamente del 1%. Addirittura l'esperimento é stato ripetuto su una nave rompighiaccio riconfermando l'efficacia di questo mezzo.

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