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martedì 21 maggio 2013

Mikimoto, il coltivatore di perle



Kokichi Mikimoto è stato un grande imprenditore, pioniere nel campo della coltivazione delle ostriche perlifere. Nel post di oggi vi parlerò della vita e della traiettoria professionale di questa persona, che iniziando come venditore di verdure è arrivato a ricevere l'Ordine del Sacro Tesoro, la più grande onorificenza che un cittadino giapponese possa ricevere dall'imperatore.

Mikimoto nacque il 25 gennaio del 1858 a Toba, una piccola cittadina che si affaccia sulla baia di Ise,  e per riuscire a "creare" una perla ha dimostrato una eccezionale tenacità, affrontando ripetuti fallimenti fino a raggiungere il suo traguardo. 

Il principe Carlo e la principessa Sofia, oggi re e regina di Spagna, visitano la sede della
Mikimoto Pearl. La foto fu scattata il 23 gennaio 1972.

Le perle naturali nascono a causa dell'intrusione nella conchiglia (bivalve e gastropodi, che tecnicamente non sono ostriche) di un elemento esterno, per esempio un granello di sabbia. Non potendo espulsare questo "intruso", il sistema difensivo del mollusco lo riveste con uno strato di carbonato di calcio e conchiolina, un materiale più comunemente conosciuto con il nome di madre perla, che riveste la parte interna della conchiglia.
La coltivazione di perle artificiali si basa proprio su questo processo che sfrutta la reazione naturale anti-irritante del mollusco: vengono introdotte all'interno della conchiglia sfere ricavate tagliando di conchiglie di fiume oppure di plastica e piccole parti di epitelio dello stesso mollusco tagliato.
Dopo alcuni mesi all'interno della ostrica, le sfere vengono ricoperte da vari strati di madre perla e a causa della forma perfetta di queste le perle artificiali hanno una rotondità e una stratificazione migliore rispetto a quelle prodotte in natura.

Statua di Mikimoto presso Toba, Giappone.

Mikimoto non fu il primo, come invece molti credono, a studiare e usare questo processo naturale per creare perle coltivate, però sì fu pioniero nella creazione di un progetto di produzione e di commercializzazione in grande scala.
Abbiamo notizie di piccoli Buddha che venivano prodotti in Cina, introducendo miniature scolpite all'interno di molluschi, molti secoli prima che Mikimoto facesse la stessa cosa con piccole sfere in Giappone e nemmeno sapeva che in Australia, il biologo giapponese Tokishi Nishikawa e il falegname Tatsuhei Mise avevano ottenuto il segreto della produzione delle perle coltivate dal biologo britannico William Saville-Kent, prima che lui riuscisse a produrre il primo esemplare di perla semisferica.




Primo figlio di un piccolo commerciante di prodotti alimentari, Kokichi Mikimoto tenne che rinunciare agli studi molto giovane e iniziare a lavorare per contribuire attivamente al reddito familiare. La sua giovinezza coincide con la fine dell'epoca Edo in Giappone. Si trattava di un periodo di profondi cambiamenti che sconvolgono il paese del sol levante. In pochi anni, avvenne uno dei processi di mutazione economica e sociale più profondi nella storia dell'umanità che porta il Giappone "feudale" dei samurai a trasformarsi in un paese industriale con molti tratti "occidentali".

L'amore di Mikimoto per le perle inizia nel 1878, quando con soli 20 anni aiutò a organizzare un'esposizione nel suo paese natale. Nel corso di questo evento arrivò l'impulso che lo portera al successo. Infatti si rese conto che molte perle imperfette venivano vendute a un costo molto elevato.  Inizia così una lunga storia di tentativi falliti di produrre perle artificiali. Nel 1888 ottenne un prestito e con l'aiuto della moglie Ume avvia una coltivazione di perle usando la varietà di bivalve conosciuta come Akoya (Pinctada martensiide fucata).

Sistema di coltivazione di perle.


Dopo numerosi fallimenti e tentativi frustati causati oltre che dalla mancanza di esperienza anche dagli attacchi dei polpi e dalla marea rossa, che conteneva una specie di batteri mortali per le ostriche, l'11 di giugno del 1893 riesce finalmente a ottenere la prima perla semisferica. Nel 1899 apre il primo negozio a Ginza, nel centro di Tokyo. Nel 1905 riesce a coltivare la prima perla sferica rotonda. Nel 1907 fonda il laboratorio orafo Mikimoto. Nel 1913 apre il primo negozio a Londra.
Nel 1914 avvia la prima coltivazione nei mari del sud, presso l'isola di Ishigaki e nel 1931 ottiene una perla nera di 10mm. Nel 1927 incontra Thomas Edison. Resta celebre la frase che l'inventore americano gli rivolge: "Ci sono solo due cose che non potrei creare nel mio laboratorio: perle e diamanti". Nel 1930 venne invitato al palazzo imperiale giapponese dove riceve il riconoscimento come uno dei 10 più grandi inventori giapponesi.

Il 21 settembre 1954 Kokichi Mikimoto si spegne alla veneranda età di 96 anni.

Ecco alcune delle opere d'arte realizzate con le sue perle:

Yaguruma, un fermaglio che può assumere 12 diverse posizioni.

La "Million dollar Bell", composta da 12.250 perle e 366 diamanti.

Pagoda di cinque piani ricoperta di perle.

"Prelude to space": gioiello realizzato nel 1969 in collaborazione con la De Beers.

Riproduzione del più grande castello giapponese che si trova a Himeji.

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