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martedì 22 ottobre 2013

La russia mette in vendita il suo gioiello



Il più prezioso gioiello russo non è una delle corone ereditate degli zar e nemmeno una delle pietre preziose custodite nel Kremlino, bensì si tratta della compagnia statale che controlla l'estrazione dei diamanti sul territorio dell'ex unione sovietica. Le quote che il governo russo possiede nell'Alrosa, la più grande compagnia miniatrice del suo settore al mondo, della quale vi avevo già parlato in questo post, verranno messe in vendita nelle prossime settimane.

L'annuncio dell'offerta si terrà il 28 ottobre.

Se i rumori saranno confermati, dal 44% di possesso dell'attuale capitale sociale lo stato russo rimarrà con il 30%. Questa decisione si inquadra nel piano di privatizzazioni e di monetizzazione varato dal Kremlino nel 2010. All'inizio di quest'anno l'amministrazione russa aveva già diluito la suo quota azionaria nel VTB Group, una delle più grandi banche sovietiche.

Il valore complessivo dell'Alrosa, secondo quanto riportato dal portavoce del governo ruteno si dovrebbe aggirare sugli 8,7 miliardi di dollari. La vendita di un pacchetto del 14% dovrebbe portare in dote alle casse dello stato quasi un miliardo di €. 
In questo modo l'Alrosa, che era una delle pochissime imprese focalizzate sull'estrazione del diamante ad essere quotata su un listino borsistico, passerà dal 9% quotato a libero mercato attuale fino al 23%. Anche se per molti continuerà ad essere irraggiungibile come investimento in quanto le azioni saranno vendute esclusivamente nella borsa di Mosca.

Vista aerea di una delle miniere siberiane di Alrosa.


Il 28 Ottobre 2013 lo stato russo ha pubblicato l'IPO (Initial Public Offering), per un valore complessivo di 1.3 miliardi di dollari in relazione alla vendita del 16% del capitale azionario del colosso Alrosa. 

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